Questo studio randomizzato e controllato comparava gli effetti di 2 protocolli d’intervento, uno di allenamento cognitivo (CT) tramite e l’altro di attività motoria (PT), in una popolazione sana che andava dai 55 anni ai 75. I 36 partecipanti allo studio erano suddivisi in modo randomizzato e, in base al gruppo cui erano assegnati, fruivano di uno dei 2 interventi previsti per 3h alla settimana per 12 settimane continuativamente. Alla baseline a metà e alla fine del trattamento i partecipanti venivano sottoposti a misurazione dello stato funzionale cerebrale tramite risonanza magnetica (MRI) e stato neurocognitivo tramite valutazione neuropsicologica (VNPS). I soggetti appartenenti al gruppo CT evidenziavano miglioramenti nelle attività cognitive di tipo esecutivo-frontale mentre quelli appartenti al gruppo PT mostravano miglioramenti più nella memoria. Il gruppo CT mostravano miglioramenti nel parametro che misurava il flusso sanguigno cerebrale (CBF) e la reattività cerebrovascolare (CVR) nelle regioni frontali quando comparati al PT, mentre viceversa il gruppo PT mostrava maggiore irrorazione ippocampale rispetto al gruppo CT.
In definitiva la stimolazione cognitiva tramite il metodo utilizzato nello studio (SMART) e l’attività motoria aerobica migliorano il funzionamento del cervello anche se in modo distinto.